ohi, be careful! DOUBLE TROUBLE?¿

« Older   Newer »
  Share  
miss alice,
view post Posted on 27/8/2009, 18:38




Hayato

Oooh, quello sì che era uno scherzo con i fiocchi. Davvero magnifico.
E si aspettavano che io, Hayato Hoshina, cascassi in un'isola fasulla che si chiamava Kuzcotopia?! E cos'era? Magari ci crescevano anche i velociraptor e i fagioli magici! Va bene, va bene: non ero esattamente il tipo di esistenza che poteva permettersi di non credere alle assurdità, però qui si esagerava... chiunque con un minimo di buonsenso avrebbe reagito al mio stesso modo.
E avevo come l'impressione che quella vacanza sarebbe stata uno sfacelo. E no, non volevo essere pessimista, avevo come un sesto senso che me lo diceva e avrei dovuto dargli retta un po' più spesso!
La villa dei genitori di Leah era poco lontana dall'aereoporto, se così si poteva chiamare una pista di atterraggio grande quanto un posto macchina. In più, alcuni passeggeri che a Kuzcotopia non erano altro che di passaggio, non facevano che mormorare qualcosa riguardo ad uno schianto.
«Leah, hai sentito? Sembra che sia caduto un aereo qui nei dintorni...» altro cattvo presentimento. Dovevo smetterla o sarei diventato paranoico... non me ne sarei neanche stupito, dato che ero praticamente costretto a parlare da solo, dal momento che la mia ragazza miagolava. Mi passai una mano tra i capelli, chiedendomi che cosa diavolo ci facessi in quel posto - tanto valeva sperperare i soldi di Axel ed andare in una grande capitale, almeno lì ci saremmo sicuramente divertiti. Le presi la mano e la guidai verso l'uscita dell'aereoporto, per poi avviarci a piedi alla villa. Almeno lì, saremmo stati da sol--
Come non detto, rimuovetelo. La vita era un enorme residence, in realtà - e non volevano mica farmi credere che i genitori di Leah possedevano tutto quel ben di dio! - e a noi era stato riservato un bungalow dalle qualità di una suite.
Io mi auguravo vivamente di essere soli, su quell'isola maledetta.
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 28/8/2009, 20:27




»Leah
Sai Leah, una visita al povero e malato cervello che ti ritrovavi non era un'idea così malvagia... o al limite una visita oculistica! Perchè non era possibile che pure Key, Anya e i loro amichetti fossero riusciti a scappare - anche loro! - da mamma e papà, anche se in quei giorni erano stati veramente introvabili, per poi dirigersi dove! A Kuzcotopia - me l'ero ricordato, alla fine -, magari proprio nella villa di nostra madre! Ahah, ma queste spiacevoli coincidenze non esistevano neanche nei film, non lo sapevi!?
Quindi smettila di farti prendere il panico per una misera visione.
Ma non ci riuscivo, tanto che, in confronto alla sopracitata visione, la notizia di un aereo caduto nei paraggi non mi preoccupava minimamente! Mi limitai a fingere spudoratamente un sorriso che avrebbe rassicurato Hayato, che sembrava più stressato di me. Per caso, anche lui aveva visto? Rabbrividii: non lo volevo sapere e in ogni caso non avrei potuto chiederglielo; io ero quella che miagolava, ricordate?
Ma era forse il caso di farsi rovinare la prima vacanza da sola col proprio ragazzo per delle sciocchezze simili? La risposta fu repentina: no, affatto, quindi da quando uscii dall'aereoporto e cominciai a dirigermi verso la villa, mi impegnai a sfoderare il sorriso più radioso che esistesse e di non dimostrarmi minimamente preoccupata. Anche perchè non vedevo l'ora, di tutto. In particolar modo, quando ci ritrovammo l'enorme villa, proprietà della famiglia, non mancai di alzare le braccia, rivolgendole alla modesta dimora che ci avrebbe ospitato, come se fossi ad un'asta e mi impegnassi a mostrare un gioiello di immenso valore. Poi lo presi per mano, lo trascinai verso l'entrata e, con un paio di chiavi rubate nel cassetto di mamma, aprii la porta. Nonostante nessuno ci mettesse piedi da anni, era impeccabile e non c'era un minimo di polvere! Ma questo era il minimo, dico bene?
 
Top
miss alice,
view post Posted on 10/9/2009, 15:34




Hayato

Mh, Leah aprì la porta e rimasi un po' perplesso: com'era che in anni che nessuno ci metteva piede, era tutto perfettamente pulito e in ordine? Cos'era, c'era un qualche fantasma a fare le pulizie?
Presi Leah per mano ed iniziai ad esplorare la casa, dato che l'unica guida che avevo era muta o, meglio, miagolava, chiedendole di tanto in tanto se dovevo prendere la destra o la sinistra; dopo una mezz'oretta, trovammo la camera che Leah mi fece intendere che avremmo usato noi per quella vacanza. Trascinai i bagagli in camera e chiusi la porta, togliendomi la maglia, dato che pativo un caldo bestia. Mi lasciai cadere sul letto e sospirai, stanchissimo.
«I viaggi non fanno per me» riuscii solo a dire, prima voltarmi su un fianco e farle cenno di sedersi vicino a me. Certo, non era che improvvisamente non fossi più imbarazzato di certi gesti, solo che mi stavo veramente impegnando nel non farle pesare il suo piccolo handicap del momento.
Ehi, un momento. Ma se... se aveva iniziato a miagolare dopo che l'avevo fatto, allora non era che funzionava nello stesso modo? Certo, se ogni volta iniziava a miagolare dopo che lo facevamo, stavamo freschi! Però dovevo tentare... ne valeva la pena, no?
«Leah, posso provare una cosa?» le chiesi, piuttosto retoricamente. Poggiai le mie labbra sulle sue con una certa prepotenza e sentii, come al solito, il cuore in gola. Maledizione, ma sarebbe mai finita quella storia?! Avrei continuato ad arrossire anche tra centoventi anni?! CHE PALLE! Le mie mani finirono improvvisamente sulla sua schiena e poi sul suo collo, sotto i suoi capelli. Dovevo essere viola in volto, porca puttana.
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 11/9/2009, 10:56




»Leah
Forse a questo punto apparivo ripetitiva, ma era incredibile come un sol bacio - non un bacio come tanto altri, lo ammettevo - fosse in grado di cancellare dalla mia memoria qualsiasi cosa; dalla mia testa ogni singola preoccupazione. Solo Hayato, naturalmente, veniva risparmiato dalla "cancellazione di massa", con il risultato che in quel momento, nella mia testa, ci fosse solo e soltanto lui.
Beh, conoscendomi potete prevedere molto facilmente la mia reazione, ma mi fermo a spiegarlo anche ai poveri mortali imperfetti privi della fortuna di incontrarmi: eravamo da soli in una casa abbandonata per anni, se si escludevano vari servi che se ne prendevano cura, in un isola caraibica, in vacanza insieme, su un bel letto spazioso a due piazze. Chiaro adesso, no? Ero tipo una bomba ad orologeria, lo so.
Quindi non c'è niente da sorprendersi, quando ricambiai il suo bacio con la stessa foga e mi separai soltanto per farlo sdraiare per bene, con una spinta. Come se il caldo di prima non bastasse, sentivo la temperatura aumentare grado dopo grado; mi tolsi la maglietta con una certa furia, prima di accomodarmi sopra di lui e notare il colorito assunto dalla sua faccia. Ridacchiai, ma non lo presi in giro come avrei fatto - anche perchè al momento non parlavo la sua lingua -: la mia faccia non doveva essere tanto diversa dalla sua, e poi avevo qualcosa di meglio da fare, ovvero riprendere a baciarlo.
E la situazione sarebbe andata avanti, se qualcuno, di nome Key Tsukiyomi e Anya Tsukiyomi, non avesse aperto la porta senza prendersi la briga di bussare, cogliendoci in flagrante. Cazzo. Nonostante la mia perfezione, non potei fare a meno di sussultare dalla sorpresa e provare anche vergogna, senza contare la situazione emotiva prima del loro arrivo e tutta l'indignazione di trovarmi quelle rotture di palle pure in vacanza. Erano stati mandati da papà e mamma? Lo sapevo, LO SAPEVO!
Naturalmente, non diedi a vedere niente di tutto questo, anzi, strinsi a me Hayato e li guardai, maliziosa, fregandomene altamente di chi fossero. «Vi spiace... chiudere la porta?» Al momento troppo presa per rendermi conto di aver parlato, non in gattese.

»Key
Odiavo già quel posto e se in tutte le isole turistiche c'era un macello tale... beh, allora ci stavo già mettendo un bel crocione sopra, tridimensionale e rosso con una lucina che lampeggiava, pure!
Tra bagagli scambiati, aerei caduti nell'oceano, folla e caldo asfissiante, ero inciampato ben 67 volte nel giro di tre ore. Un vero record, ve lo assicuro! Ma questo non era il vero problema: non trovavo più Yori da quando eravao usciti dall'aereo. Sparita, volatilizzata; l'amichetto di Anya aveva subito la stessa sorte, e la sua preoccupazione costituiva un altro dei tanto contro di quel postaccio maledetto. Stavo cominciando a pensare: ma chi me l'aveva fatto fare!?
Impossibile chiamarli al cellulare, tutti e due irraggiungibili. Lo credevo bene! Erano stati spenti per andare in aereo! Così, dopo tre ore di inutili ricerche, avevamo fornito a un gruppo di poliziotti identikit, informazioni personali e numero di cellulare, per poi decidere di andarcene nella villa e riposare un attimo. In effetti, la parola più adeguata per descriverci era "morti", morti dalla stanchezza.
Ma no! Ma figuriamoci se Key Tsukiyomi non trovava la sorpresina, pure nella sua villa! Certo, la preoccupazione per Yori non era abbastanza e ci voleva un bel colpo di grazia, e che ne dite di trovare la propria sorella maggiore in atteggiamenti poco decenti con il mio peggior nemico!? Scoppiai, scoppiai in una rabbia disumana, e in atteggiamento protettivo verso la sorella minore che spostai all'istante da quella visuale. So benissimo anche che fu Leah, a provocare, ma io naturalmente la interpetai come una frecciatina dall'Hoshina! «Hoshina. Allontanati da mia sorella. Subito» Così avrei potuto mollargli un pugno senza coinvolgerla. Furioso, sprizzando fulmini di rabbia da ogni parte, mi avvicinai e, inciampando, battei la testa contro il comodino.
E svenni.
 
Top
miss alice,
view post Posted on 12/9/2009, 01:24




Hayato

Eccoci, ci eravamo di nuovo, con quell'ondata di emozioni che proprio non riuscivo nè a frenare, nè a comprendere. Ma suppongo sia normale, quando si è innamorati, farsi prendere dall'euforia dell'altro, o no?
Leah mi sospinse sul letto, mi fece sdraiare e si tolse la maglia e poi si sdraiò sopra di me; fu inevitabile, per me, lambire i suoi fianchi con le mie braccia, improvvisamente nudi ed avvicinarla a me, con il chiaro intento di baciarla non proprio nel modo più casto possibile. A riportarci sulla Terra, fu lo scatto che emise la porta aprendosi e rivelandocdietro di sè lo Tsukiyomi ed Anya.
Sbiancai, e non tanto per paura della reazione dello Tsukiyomi - tsk, se cercava botte, non avevo problemi a dargli una bella lezione - ma per l'imbarazzo che provai davanti ai loro occhi. Penso sia una delle cosi più... umilianti, per così dire, del mondo essere beccati proprio mentre si è sul punto di darsi da fare. Sentii Leah stringersi ancora più prepotentemente a me e chiedere gentilmente loro di chiudere la porta.
Un momento, avevo detto "chiedere"?
Era tornata a parlare, evvai! Avevo indovinato, quando avevo detto che era stato lo stravolgimento emotivo della prima volta a farle assumere quella che si poteva chiamare una specie di trasformazione malriuscita da gatto. Un sorrisetto sghembo, per auto-lodarmi al riguardo, non riuscii proprio a trattenerlo, almeno prima che lo Tsukiyomi desse in escandescenza.
Lo guardai, sprezzante. «Altrimenti?» lo provocai, facendo rotolare Leah di lato e guardandolo dritto neglio occhi: se cercava lo scontro, lo avrebbe avuto. Ooooh, se lo avrebbe avuto. Lo avrebbe avuto talmente forte, che non se ne sarebbe mai scordato, persino nella tomba avrebbe continuato a rimuginare al riguardo (?).
Certo, come non detto: quello riusciva ad inciampare anche galleggiando in assenza di gravità, tanto che battè la testa sul comodino e svenne. Mi passai una mano tra i capelli, esasperato.
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 12/9/2009, 12:53




»Leah
Insomma, fratellone... andava bene anche essere lontanamente protettivi, ma dimenticava qualche dettaglio: primo, la sottoscritta era più grande di lui, di ben 23 mesi, e quindi non mi sembrava il caso: secondo, anche più importante, fino a un momento fa ero molto occupata con un certo Hayato Hoshina, ovvero il mio ragazzo! Già, ERO, visto che lo stesso ragazzo, quando incontrava mio fratello, quasi non mi considerava più per dare retta alle sue inutili provocazioni!
Osò addirittura mettermi da parte per rivolgere la sua attenzione non a me, la perfetta Dea della perfezione, ma a quel guastafeste di Key! Avrei dovuto mettermi tra di loro, intervenire perchè non si facessero alcun male, dato che non erano esattamente due persone a me sconosciute? ... Dite? Naaah, ero troppo incazzata: se preferivano ammazzarsi di botte pur di non considerarmi, allora ben venga! Speravo quasi che qualcuno si spaccasse qualche naso o ci rimettesse un paio di denti, BENE, questa era la punizione della Dea!
Ah, ma ero stata fin troppo ottimista solo a ipotizzare uno scontro tra i due... avevo forse dimenticato che Key non fosse in grado di fare due passi, che subito inciampava!? Fu proprio quello che accadde, insieme al fatto che sbattè la testa contro il comodino e si gettò a terra, privo di coscienza. La mia reazione?
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! CHE IDIOTA! Possibile che un mio parente tanto stretto, ovvero fratello minore, fosse tanto imbranato!? Assurdoooooo! Attaccai a ridere e a rotolare sul letto, tanto che a un certo punto temetti di scoppiare nel vero senso della parola, e non smisi mai più. Cercai di dire qualcosa, percossa da un attacco di risa e l'altro, tipo «Altrimenti si sfracella la testa sul comodino!» o «Sto per morire!» ma penso che al resto del mondo le mie parole fossero risultate incomprensibili.
 
Top
miss alice,
view post Posted on 12/9/2009, 14:13




Hayato

Perchè, PERCHE' per una volta che mi era concesso il piacere di ammazzarlo di botte, il mio sogno di gloria veniva sfumato dalla sua coglionaggine, si poteva sapere?! Ancora dovevo dargliene di santa ragione per una marea di motivi, che continuavo ad archiviare per amore del rapporto tra me e Leah dato che, insomma, non sarebbe stato il massimo attaccare briga dal nulla con suo fratello. Ma ciò non toglieva che, in qualunque situazione ci trovassimo, lui rimaneva un coglione. Ma di quelli pesanti. Per tutta risposta, Leah attaccò a ridere in modo praticamente incontrollabile. Sì, anche perchè io ero ancora troppo deluso dalla mancata rissa per mettermi a ridere.
«Fratellone!» esclamò Anya, chinandosi di fianco a suo fratello, cercando di farlo rinvenire. Diedi a Leah la maglia per farla coprire - beh, almeno ci avevamo guadagnato il suo ritorno ad una lingua umana, no? Quindi niente più vacanza passata a gesticolare! - e poi mi alzai dal letto. Altra domanda: che cavolo ci facevano loro lì? Cioè, neanche nel deserto del Sahara si poteva stare in pace, con la famiglia di Leah?!
«Anya, scusa una domanda» mi limitai a dire, mentre mi chinavo vicino a lei e al corpo esanime dello Tsukiyomi (che, per quanto mi riguardava, poteva rimanere tale) «Che cosa ci fate voi qui?» Lei mi guardò come se le avessi chiesto di risolvermi un'equazione universitaria.
«Siamo in vacanza, no... ?» Magnifico. Perfetto. Potevo anche dire addio alla vacanza tranquilla e serena che avrei voluto passare.
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 13/9/2009, 00:18




»Leah
Come forse ho già detto, da quando Key si era mezzo ammazzato contro il comodino avevo cominciato a ridere così di gusto e così sguaiatamente da temere il fatto che quel letto diventasse la mia tomba. Ah, che scema. Io non ero solo una mezza Neko, ma anche una Dea, e della perfezione: le Dee come me non morivano certo per questo tipo di sciocchezze, anche se quell'attacco di risa avrebbe steso chiunque altro! Sicuramente fu per questo, che non smisi più di ridere, quasi mancandomi il fiato, e non accennando a morire. Neanche per idea.
Questo valse fino a che non riuscii a sentire, miracolosamente perchè col casino che stavo facendo la gran parte dei discorsi non erano accessibili alle mie orecchie, il sacrilegio dei sacrilegi! Morte e condanna ai colpevoli! Ero stata io, ad intendere male, o Anya aveva appena detto che loro si trovavano lì in vacanza, CON ME E HAYATO!?
Smisi all'istante di ridere: si era del tutto rovinato il momento comico, anche se era stato abbastanza evidente fin dall'inizio... che cosa ci sarebbero andati a fare, allora? Apposta per beccare me e Hayato, proprio in tempo per non farci fare del sano sesso!? Già, ma davanti alla prospettiva di sopportare i miei grazioooosi fratellini anche in vacanza mi faceva strapreferire quell'assurda possibilità!
Insomma, fui colta da uno sbalzo di umore degno di mia madre e se prima non respiravo più da quante risate mi facevo, un attimo dopo ero incazzata come non mai! Possibile che il Dio della sfiga - imperfettissimo! - se la fosse presa pesantemente con la Dea della perfezione, a causa della sua invidiabilissima perfezione? Non era un'ipotesi da buttare via...
Aaaah, bando alle ciance. «Di tutti i posti, proprio qui dovevate venire!» Con questo espressi tutta la mia indignazione, poi mi rivestii e incrociai le braccia. Key si mosse, così che sperai in un suo risveglio - in questo modo l'avrei sfracellato io, sì, ma di sfuriate! -, ma alla fine non si riprese. «Quello non può mica rimanere in terra» osservai, poi un sorriso maligno balenò sulle mie labbra, rivolto e dedicato solamente al mio adoooorabile ragazzo! ♥ «E' troppo pesante per noi: Hayato, portalo tu, in camera...» continuai, non riuscendo a trattenere una punta di sincero divertimento nella mia voce. MUAHAHAHAHAHAH!
 
Top
miss alice,
view post Posted on 13/9/2009, 13:06




Hayato

Buongiorno, Leah Tsukiyomi: secondo te cosa erano venuto a fare i tuoi fratelli con armi e bagagli in un'isola tropicale, se non a godersi il sole ed il mare proprio come era nostra intenzione? Un punto a Leah Tsukiyomi per l'acume! Magari anche una ola, oppure una standing ovation, perchè no! La guardai, con la faccia di chi ti da del buongiorno dopo aver dormito per tre giorni di fila ed aver precedentemente promesso di aiutarti con i lavori di casa (??).
«Beh, la casa è dei tuoi, quindi mi pare logico che anche loro abbiano avuto la bella idea di venire qua» mi limitai ad osservare. Mi stiracchiai e mi avviai verso l'uscita della camera, ma fui costretto a bloccarmi quando sentii che razza di richiesta mi fece quella pazza della mia ragazza - ok, cosa avevo esattamente in mente quando mi ero innamorato di lei, si poteva sapere?! - tanto che mi voltai e la fulminai con lo sguardo: cosa osava chiedermi? Di trascinarmi lo Tsukiyomi sulle spalle?! Era scema? Ammattita del tutto? Cosa aveva fumato? Qualcosa di pesante e potenzialmente dannoso per il suo cervello?!
«Te lo puoi scordare! Per quanto mi riguarda, può rimanere a godersi il pavimento, questo deficiente». Anche perchè ero oltretutto incazzato con lui per avermi privato della possibilità di pestarlo pesantemente come volevo da un sacco di tempo, che palle! Figurarsi se gli facevo un favore, tsk! Eravamo pari, riguardo a cazzate simili.


Anya

Da quando eravamo atterrati su quell'isola, non ne era andata una per il verso giusto. Avevamo prima perso di vista sia Yori che Train - il pensiero che potessero trovarsi insieme, da soli, da qualche parte, mi faceva venire il prurito alle mani - e adesso avevo avuto la visione di mia sorella in atteggiamenti indecenti con Hayato! Senza contare che Key, con la sua indole protettiva che lo designava spesso come mio eroe, era uscito di testa e poi l'aveva sbattuta - sì, proprio la testa - contro il comodino, svenendo a terra. Leah era scoppiata a ridere, poi si era arrabbiata perchè eravamo andati in vacanza nel loro stesso posto ed adesso aveva chiesto al povero Hayato di trascinare nostro fratello da qualche parte.
«N-No, non importa! Posso fare io!» Non volevo di certo arrecare loro ulteriore disturbo di quanto già avessimo fatto! Quindi, cercai di sollevare Key, ma invano: per la mia corporatura era difficile riuscire a trascinarlo fino ad un'altra camera, ma ci sarei riuscita! Sì. tutto questo per... Sentii sospirare alle mie spalle - un sospiro un po' scocciato - e poi il peso divenne decisamente più leggero. Hayato aveva preso in spalla Key, aiutandomi. «Grazie...» lo sentii solo brontolare in risposta, mentre si allontanava verso un'altra stanza. Sapevo che in fondo aveva un cuore tenero, l'avevo sempre saputo! Sorrisi e mi voltai verso Leah, col massimo dell'innocenza. «Sei davvero fortunata, Leah! Hayato è così dolce, in certi momenti!» e il mio voleva essere un complimento, davvero.
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 13/9/2009, 20:38




»Leah
Altro sbalzo di umore, ancora degno di mia madre: da stranamente soddisfatta di veder Hayato tanto incavolato per essere costretto a portarsi Key sulle spalle, ritornai incazzata nel giro di... non so quanto, boh, mi bastò assistere a tutta la scena: il mio ragazzo che si incazzò, mia sorella Anya - INSOPPORTABILE! - che si offriva volontaria per assumere il gravoso compito, fallendo miseramente al primo tentativo, e Hayato che, dopo aver cambiato opinione, si portava Key sulle spalle fino alla stanza più vicina. La solita scena si concludeva con il ringraziamento della sorella e il brontolio del ragazzo, che però stava facendo quello che a me aveva negato! Ma questo servì soltanto ad accumulare rabbia su rabbia; la scintilla che fece esplodere tutto fu la considerazione, il commentino di Anya riguardo colui che da lei non doveva essere consideratoooo!
La Dea era gelosa, molto gelosa! Può sembrare anche molto strano, ma non vi ricordate di chi cazzo si era presa la cotta l'uomo di cui ero innamorata persa!? Non sorprendetevi, va bene, se scoppiò in una perfetta crisi di gelosia della perfezione!!
Mi alzai dal letto, più agguerrita che mai contro quella che altro non era mia sorella, e le rivolsi uno sguardo di avvertimento. «QUESTO LO SO BENE! ANCHE SE NON ME LO DICI!» Ops, le avevo urlato, e anche con una certa violenza! Adesso Hayato se ne sarebbe accorto e corso in soccorso di Anya, sgridandomi e preferendo lei a me! Non volevo!
Tanto per mantenere la mia fama da sorella maggiore modello, non considerai quasi minimamente la faccia spaventata di quella Anya fin troppo fragile, per correre verso Hayato, ovunque esso sia. Anche lui stava correndo verso di noi, perchè ci scontrammo, e io sfruttai l'occasione per stritolarlo in un abbraccio e affondare il volto nel suo petto. Nel caso, avrei parlato a gesti, come prima.
Un attimo, ma ero tornata normale! Non me ne ero resa conto! E solo grazie a lui! Ah, sensi di colpa, era inutile che vi scatenavate solo per una piccola presa di giro e l'assenza di un ringraziamento, capito!?
La Dea poteva questo e altro, anche sul suo eroe promosso a ragazzo!
 
Top
miss alice,
view post Posted on 14/9/2009, 20:42




Hayato

Portare in spalla lo Tsukiyomi in spalla si era rivelato più pesante - in tutti i sensi - del previsto e ci misi un po', con dell'ottimo tempismo per farmi assalire da Leah nel bel mezzo di corridoio... beh? Cos'era successo? Una delle sue crisi di nervi? Le stavano per venire? No, perchè i suoi sbalzi di umore parevano proprio quelli di una sindrome premestruale!
«Ohi, che succede?» chiesi, non tanto sicuro di volerlo sapere. Vidi Anya alle sue spalle scuotere la testa con un sorriso comprensivo; ancora mi faceva un certo effetto vederla con quella personalità completamente diversa. Speravo davvero che rimanesse così, almeno avremmo vissuto tutti meglio. «Anya, ti dispiace dormire in camera con tuo fratello? Io e Leah...» e le feci intendere, prendendo quella pazza sclerata della mia ragazza tra le braccia e lei annuì, come se avesse capito tutto - capito cosa, poi, a quattordici anni?! Quella ragazzina cominciava a preoccuparmi - e mi superò, augurandomi semplicemente la buonanotte. Sospirai, esasperato e mi avviai verso la camera dove io e Leah avevamo deciso di rimanere, convinto che adesso avrebbe voluto riprendere il discorso interrotto dalla sua famigliola felice poco prima. La sdraiai sul letto e mi stesi vicino a lei.
«Le tue crisi di nervi mi preoccupano, sai?» sbuffai, sarcastico, immergendo il volto nel cuscino e godendomi per un attimo il silenzio. Avevo dimenticato che, comunque, adesso lei parlava di nuovo e anche fin troppo bene. La attirai un po' a me e la strinsi tra le braccia.
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 14/9/2009, 22:55




»Leah
Ed ecco che, tra le sue braccia, ritrovavo la pace e scocciatura, divertimento, rabbia, compiacimento, insieme a tutti gli sbalzi, sparivano in un batter d'occhio. Fino a un certo punto: la mia personalità non poteva certo sparire tanto facilmente; non a caso, sentendo il suo commento sarcastico sulle mie crisi di nervi di umore - e quindi sul mio carattere! - cominciai a guardarlo male. Osava criticare la perfetta perfezione della Dea, nel suo perfetto carattere scosso da sbalzi di umore altrettanto perfetti e incriticabili? Beh, si sbagliava di grosso...
Ah, non ci riuscivo. Non riuscivo neanche a guardarlo con uno sguardo di avvertimento - qualcuno doveva farsi una ripassatina sul semplice e ovvio concetto della mia perfezione -, stretti e vicini com'eravamo. Cedetti in un batter d'occhio. Lo baciai, e in un attimo mi ritrovai già senza maglietta, di nuovo: mi parve di essere ritornata lievemente nel passato, prima che i miei fratelli insopportabili e imperfetti ci interrompessero con il loro arrivo del tutto inaspettato. Solo che nessuno, quella volta, irruppe nella nostra stanza, così che potemmo continuare indisturbati...
La mattina dopo, non appena mi svegliai, feci una prova. «Bellezza...» sussurrai, sotto pressione, per poi tirare un sospiro di sollievo. Dal primo momento in cui avevo attaccato a miagolare, mi ero promessa che non sarebbe mai più successo, e che avrei imparato a controllare i miei poteri tanto incasinati - e perfetti. Pensavo peggio, che non bastasse solo un po' di determinazione... comunque, meglio così.
A prova terminata, mi chinai su Hayato e lo baciai sulla fronte. «Buongiorno» sussurrai, senza svegliarlo dal suo sonno profondo, e per miracolosa concezione dela Dea lo lasciai dormire, ma solo perchè dovevo mettere ancora mettere in chiaro un paio di cose con i miei fratelli! Scivolai giù dal letto e mi rivestii alla meno peggio con i primi capi che trovai alla cieca in valigia - tanto perfetta rimanevo! -, per poi usciretutta tranquilla e silenziosa dalla stanza.
Quello che non sapevo era che Key si trovava davanti alla nostra porta, più incazzato che mai, pronto a fare una bella sfuriata e, occasionalmente, sbattere la testa contro un altro mobile.


»Key
Che male alla testa. E nessuno di loro due era mattiniero, eh.
Guardai per la centotrentunesima volta - sì, le avevo contate! - l'orologio: sono le undici meno un quarto, Key, e dovresti spendere il tuo tempo in altro modo, tipo riprendere le ricerche di Yori e Train come aveva fatto Anya, mi disse lui, con quel suo ticchettio snervante. Il mio piede batteva già da tempo sul pavimento.
Ma quanto ci mettevano, mi chiedevo! Conoscendo Leah, non avrebbe speso un secondo del suo preziosissimo e perfettissimo tempo in vacanza a poltrire su un letto, ma si sarebbe data una mossa verso la spiaggia, schiavizzando pure l'essere che al momento non mi sentivo nemmeno di nominare! E invece erano già... le undici meno dieci e là dentro nessuno dava segni di risveglio, probabilmente perchè qualcuno era stato sveglio tutta la nott--
DAAAAAAAAH! PORCA PALETTA, KEY, NON PENSARCIIIIII!!
Dovevano recuperare l'alzataccia fatta il giorno prima per l'aereo, sì! E no, non avrei nè aperto la porta, rischiando di vedere troppe cose, nè bussato: il mio intervento doveva essere imprevedibile e improvviso! (?) Proprio mentre lo stavo pensando, Leah mi aprì la porta, cogliendomi alla sprovvista; peccato, non era esattamente con lei che mi ero incazzato.
«'Giorno» dissi, secco, rimandando la sfuriata a quando un certo signorino si degnava di alzarsi, magari dopo le cannonate! Intanto, Leah mi guardava e io guardavo lei, fino a notare un piiiiccolissimo segnetto sul suo collo: un cosa da nieeeeente, solo un minuscolo succh--
DAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! PORCA PALETTAAAAAA!
Preso da un attacco d'ira improvviso, mi trovai a sfogarla contro il muro alle mie spalle, che si beccò un bel calcione. Mi feci un male cane. «HOSHINAAAAA!? VIENI FUORI, BRUTTO DEFICIENTE BASTARDO!!» Urlai, e probabilmente mi sentirono pure gli abitanti di Marte.


Edited by KAWANDERE?¿ - 15/9/2009, 00:14
 
Top
miss alice,
view post Posted on 15/9/2009, 22:11




Hayato

Dolce, dolce sogno. Passare notti del genere di ti faceva dimenticare qualunque cosa... anche un certo demente di mia conoscienza con cui, quasi sicuramente, la mattina dopo mi sarei trovato nuovamente a litigare. Beh, speravo almeno di avere l'occasione di distruggerlo dai pugni e dai calci, BUAHAHAHA! Mi voltai su un fianco, sollevato all'idea e cercando Leah nel letto. Non c'era. Boh, forse era andata in spiaggia, a prendere il sole-- GAAAAAH! DA SOLA?! IN SPIAGGIA?! IN COSTUME?! No, Hayato, calmo. Mantieni il sangue freddo, per l'amor del cielo. Magari era solo scesa in cucina per preparare una bella colazione... Sì, colazione... mi addormentai di nuovo e, appena un secondo dopo, sentii un urlo degno delle scimmie urlatrici della foresta pluviale.
Indovinate un po' chi era?
Balzai in piedi, mi misi la maglia e mi accorsi che, al contrario di ogni previsione, Leah era sulla soglia della porta. La scansai delicatamente, trovandovi di fronte al CRETINO PER ECCELLENZA, ma no, che dico?! Dovevo trovargli un appellativo che cominciasse per "T", almeno rendevo tutto più realistico (??)!
«RAZZA DI CRETINO, COSA VUOI DA ME, SI PUO' SAPERE?!» urlai, di tutto rimando, fronteggiandolo con la faccia più incazzata dell'universo. Mai svegliare Hayato Hoshina in modo tanto rude, mai. E quando dico mai, è MAI. E non me ne fregava un cazzo se improvvisamente mi sembrava che il mondo fosse leggermente ingrandito, quasi fossi diminuito di stat--- COSAAAAAAAAAAAA?!
 
Top
KAWANDERE?¿
view post Posted on 16/9/2009, 22:51




»Keyith
Eccolo, l'Hoshina, quell'essere! Come aveva potuto soltanto succedere una cosa del genere!! Come AVEVO potuto che accadesse! Ma adesso, anche se il mio istinto protettivo - eccessivo, lo ammetto - mi diceva che ormai la frittata era fatta e strappare mia sorella dalle sue grinfie sarebbe stato impossibile, avrei fatto di tutto per rimediare. «VOGLIO CHE TU LEVI LE TENDE, NON L'HAI ANCORA CAPITO!?» Lo fronteggiai, tutto fiero e impettito, forse per la prima volta in tutte le volte che ci eravamo scontrati; soprattutto pronto a sferrargli un bel pugno sul muso! Ah, non ero incline alla violenza, di solito, ma ci voleva proprio!
E l'avrei fatto anche - vi giuro! Non era una scusa come le altre per svignarsela a gambe levate! - se sempre l'essere indegno davanti a me non si fosse rimpicciolito, cioè trasformato in una ragazza che avevo già visto. Rimasi di stucco, a bocca parte: AYA!? Oh, no! Se l'Hoshina aveva ricambiato sesso (...mpppffffffff ahahahahahahah!) allora ben presto sarebbe toccato anche a me! Adesso avevo un po' motivo per svignarmela, possibilmente senza inciampare.
Come non detto. In un attimo, mi ritrovai anch'io di qualche centimetro rispetto al solito, con la soita faccia a Tsukiyomi perchè non volevo dare la soddisfazione a Anya, a Leah e a nessuno di vedermi disperato o arrabbiato. «Colpa tua» dichiarai semplicemente, atono. O forse era meglio dire, atonA...


»Leahon
Mi sentivo un po' strano... tanto per cominciare, non mi ricordavo per quale motivo io ero lì in piedi davanti a due ragazze, con dei vestiti che mi stavano a malapena addosso. Tra parentesi, le due ragazze si rivelarono poi essere mia sorella Keith e Aya... la mia... ragazza? Tra l'altro sembrava quasi che ci fossimo scambiati di vestiti...
Boh, ma come al solito scacciai tutte le domande superflue per esibirmi nel mio solito atteggiamento: sorriso sghembo, prima di tutto, poi, ignorando le loro facce che non promettevano niente di buono, cercando di immaginarmi - senza esagerare troppo - che cosa diamine passasse per le loro menti, cinsi le spalle di Aya con le braccia, da dietro.
Proprio in quel momento, riaffiorò nella mia testa una specie di protesta, come una parte di me, quasi, completamente estranea che cercava di riaffiorare invano. Feci spallucce, impercettibilmente, senza che le altre lo notassero: probabilmente era stata la stanchezza, anche se in base alla mia sonnolenza dedussi che mi ero appena svegliato. In ogni caso, abbracciandola, mi ritrovai a pochissimi centrimetri dal suo collo, che non esitai a baciare, chinandomi e cedendo alla tentazione. «Il buongiorno si vede dal mattino, eh...» dissi, sarcastico, e il mio sorriso si allargò: mi ero appena ricordato che le due, appena svegliate, avevano preso a battibeccarsi. Non ne capii il perchè.
Lasciai appena andare Aya, per rivolgere uno sguardo interrogativo a Keith, che mi stava guardando con l'espressione più allibita e sconvolta che io avessi mai intravisto sulla sua faccia. ...Che cosa? Mi venne da sorridere, profondamente divertito.
 
Top
miss alice,
view post Posted on 18/9/2009, 22:40




Hayato Aya

Puff. Addio, Hayato. Puoi dire addio alla tua dignità, al tuo orgoglio e dare di nuovo il benvenuto - SI, COME NO! - ad Aya Hoshina! FANCULO!
Com'era successo? Quando? PERCHE' PROPRIO QUANDO STAVO PER MENARE LO TSUKIYOMI?! La maglia mi arrivava più o meno a metà coscia, in quel momento - più che una ventenne, sembravo una bambina delle elementari - e mi resi conto che, dall'ultima volta, forse avevo il seno un po' più grande.
Alla faccia dello sviluppo in ritardo, io.
Il solo fare queste considerazioni cominciò a preoccuparmi: ricordavo ancora benissimo la BRUTTISSIMA sensazione di star svanendo, poco a poco, per lasciare il posto a quella specie di ragazzina cool and spicy tutto fumo e niente arrosto; in realtà, era timida e non sarebbe riuscita a fare del male ad una mosca. NO, NO E NOOOOOOOO! Il tempo di alzare gli occhi e anche lo Tsukiyomi era tornato ad essere Keith. Pensiero? Almeno non ero l'unico coglione. Non esitò un secondo ad assumere quell'espressione che gli avrei tolto a son di schiaffi, se solo non mi fossi reincarnato nella santarella di turno. COLPA MIA?! E DA QUANDO?! Nel caso, era stato lui a risvegliare chissà quale demone sopito nelle vicinanze (??) e farci ritrovare in quella situazione di merda!
«C-Colpa mia? MA SEI SER--» avevo appena cominciato ad urlare, prima di sentirmi cingere la braccia di dietro, lentamente. Il mio cuore prese un ritmo ormai familiare, che mi fece capire subito chi mi stava abbracciando: Leah, di sicuro. Ma perchè l'aveva fatto il quel modo? Mi irrigidii, a disagio; qualcosa non quadrava. Poi sentii le sue labbra, in qualche modo sia diverse che familiari, sfiorarmi il collo. Presi il coraggio a due mani e mi voltai verso di lei, scoprendo che, stavolta, la questione non riguardava solo noi. La persona che mi stava davanti non era Leah, bensì una copia sputata di suo padre e, quindi di suo fratello. Lo spinsi via non appena me ne resi conto, perdendo l'equilibrio ed inciampando per terra, senza avere neanche il tempo di sconvolgermi che la porta dell'altra camera, quella a poca distanza dalla nostra, si aprì.
CAZZO.


Anya Ayne

Mmmh! Vacanze, vacanze! Meno male che c'erano le vacanze! Fu questo il mio primo pensiero, da... sveglio? Certo, sì, sveglio! Che strano, per un attimo mi sembrava di essere ancora immerso nel mondo dei sogni...
NAAAAH.
Mi alzai e mi resi conto che io e Keith dovevamo esserci scambiati gli armadi: presi la prima maglia che capitò, prima di rendermi conto del motivo per cui, forse, ero stato svegliato: dal corridoio si sentiva un fracasso terribile! Sbuffai e, prendendo un paio di pantaloncini a caso - c'era pur sempre Aya, nella stessa casa e anche se tra noi c'erano ben cinque anni di differenza, non si vedeva per nulla - uscii, per rendermi conto che, forse qualcosa non quadrava: Keith, mia sorella e Aya, la ragazzo di mio fratello avevano le facce più sconvolte che avessi mai visto. Mio fratello Leon, almeno lui, pareva normale.
«Che succede? Mi avete svegliato!» esclamai, contrariato, strusciandomi gli occhi con le mani, ancora assonnato. Gli sguardi sbigottiti si moltiplicarono. Ma che cosa avevano, tutti? Va bene che eravamo per caso capitati nella stessa villa dei nostri genitori, ma non c'era bisogno di stare ancora litigando per questo!
Iniziavo a pensare che Keith fosse gelosa del rapporto che c'era tra nostro fratello ed Aya, eh già.
 
Top
46 replies since 27/8/2009, 18:38   540 views
  Share