 Senior Member
»»»»»»» - Group:
- Pecorelle
- Posts:
- 10,653
- Location:
- Orochi Tower, Kaidan, Tokyo
- Status:
| |
| Anti Zack x Aerith, quindi se non odiate Aerith o cose simili... NON LEGGETE éçé9.
n/a: Recente sclero alla PSP, rinnovata voglia di uccidere Aerith. Ohssì. La vena di scrittrice è incredibile.
Lie to me
[ Chi ci doveva essere nella mia mente? ]
Zack... Ehy...
[ Ancora quella voce... Ma diamine... ]
Svegliati!
Zack aprì gli occhi. Delusione, sconforto e tristezza totale. Era solo Aerith. Sospirò tristemente e guardò verso il portone della chiesa, aperto. Entrava una luce meravigliosa, la luce di un sole splendente. Pioveva quando era arrivato. Chissà quanto doveva aver dormito...
Si tirò su a sedere e guardò la ragazza vicino a se. Sempre la solita... Sempre stesso vestito, sempre stesso modo di fare, sempre stesso sorriso... Non ce la poteva fare a continuare così. Doveva vedere lei.
Si alzò un abile balzo, degno della sua più che meritata classe, e bofonchiò qualche scusa a Aerith, tanto per divincolarsi da quel posto decadente, nel quale non c'erano altro che fiori.
Sì, lui si era divertito quando era ancora infatuato di Aerith... Ma ora non più. Ora non trovava più quella gioia. Doveva cambiare. Tutto.
Una volta trovata la scusa giusta nel repertorio, uscì di corsa e e si fermò soltanto quando era sicuro di essere distante dalla chiesa. Prese un sospiro di sollievo e si avvicinò al parco giochi del settore 7. Sì, sicuramente degradato, ma aveva molto da dire... Era così romantico lì e non c'erano molti bambini che andavano a trastullarsi.
Movette leggermente il cancelletto ed esso cigolò in modo alquanto lugubre, ergo inquietante, suscitando un leggerissimo brivido su per la schiena del ragazzo. Nonostante ci fosse il sole, quel posto trasudava ancora un po' di paura... Ma era intrepido, lui. Si fece avanti e entrò. Non doveva esserci nessuno, tranne una sagoma di spalle, seduta su quell'altalena cigolante sulla quale era stato solo una volta.
[ Sei tu? ]
{ Ciao, Zack. }
Due sole parole riuscirono a mettere la testa del moro in confusione completa. Quel “Ciao, Zack” suonava così angelico dalle sue labbra carnose, esaltate dal suo rossetto chiaro. Niente, nel suo essere, stonava con lei.
Si alzò.
Il cuore faceva un piccolo passo verso l'alto nel corpo del ragazzo.
Iniziò ad incamminarsi verso di lui.
E il cuore passava verso la gola...
Arrivò dinanzi a lui, con un sorriso dolce, ma non simile agli altri... Era così... Diverso? Oh, sì. Quella era la parola adatta. Era poco marcato, non felicissimo, non troppo gioioso. Era... Giusto.
E il cuore aveva raggiunto la testa del ragazzo, emettendo un sordo “DONG” nel suo piccolo teatrino immaginario.
{Ehy, sveglia, tontolone. }
La sua risata, il suono di mille campanelli nell'aria. Ah, il dolce suo profumo inebriava completamente i suoi sensi.
Farfugliare qualche scusa. Immediatamente o sarebbe stato fin troppo tardi.
[ Mi ero... Mi ero incantato a guardare... ]
{ Sì...? }
[ Bhè... Eh... L'altelena. ]
In quel preciso istante, la sua testa gridò, con il coro di mille e più voci, “STUPIDO”. Per una ventina di volte circa.
{ L'altelena? Oh... }
[ No! No! Ho detto una colossale stupidaggine... A dire il vero guardavo te. ]
E la voce nella sua testa si ingrossò tanto che...
{ Davvero? … Sei il primo ragazzo che... Mi dice queste cose con tanta scioltezza, sai? Mi piace questa caratteristica in un ragazzo! }
Silenzio totale. Le vocine avevano smesso i cori canzonatori e lui era salvo dal scoppiare di vergogna. Gli occhi azzurri si sbarrarono e guardarono i suoi, bianchi quanto il ghiaccio. Non era possibile avesse detto una cosa simile. Era soltanto uno stupido scherzo della sua mente... Sì. Giusto...
[ Hai detto... ]
{Sei nel mondo dei sogni oggi! }
Rise e ci fu il crash totale della sua mente. Tilt, CTRL+ALT+CANC! Resetta il sistema.
Una volta riacquistato il controllo di se stesso, Zack passò al piano A. Dire tutto, ma proprio tutto, a lei.
Deglutì e si schiarì la voce. Era il momento. Non c'era nessuno? No, bene! Le parole? Le aveva in mente, ben stampate. Ciak... E azione!
[ Sai... Dalla prima volta che ti ho visto, la mia mente non ha fatto altro che rimandarmi la tua immagine, fissa qui, nella mia mente. Non vedevo l'ora di svegliarmi tutte le mattine, solo perchè c'eri tu alla Shinra. Eri, e sei, la persona che oramai riempe tutti i miei giorni e i miei sogni. Non posso più fare a meno di te. Quindi... Credo che questa non sia più semplice amicizia... Ma... ]
A quel punto, le parole non servivano più. Basta cianciare. Senza accorgersi della fioraia dal cancelletto, Sky attirò la bionda a sé e, con un impressionate velocità, la baciò.
La sua mente recitava tutte le poesie d'amore possibili, gli uccellini cinguettavano, gli ingranaggi rischiavano di arrugginire e il suo alter-ego mentale rischiava di prendersi il diabete per tutta quella dolcezza, mai seriamente provata per quella strana ragazza, l'ultima dei Cetra.
Ah, l'amore... Che cosa rom-
Zack! Che stai facendo?!
Non era da lei urlare in quel modo. No, non era un buon segno. Si staccò dalla ragazza e guardò verso Aerith, incredibilmente a disagio. Le vocine ripetevano scuse già sentite da lei. E allora... Non ci fu altro modo che giustificare il gesto con la verità.
[ Senti... Io... Non ti amo, seriamente. Era una cotta passeggera. Sono stato bene con te, Aerith. Giuro... Ma tra noi... Non può funzionare. ]
A quelle parole, la fioraia scoppiò in lacrime, correndo via per gli stretti viottoli del Settore 7, alla ricerca di consolazione...
Zack si sentià leggero, sollevato da quel peso che tanto aggravava sopra il suo animo. Ora era libero di vivere pienamente tutto l'amore che provava verso di lei. Bastavano solo due parole per confermare e... Non si fecero attendere.
{ Ti amo. }
|
