Corso di Economia LV 1 - Lezione 1

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lace,
view post Posted on 16/2/2010, 13:15




Vash
Non ero per niente - per niente, ripeto - sicuro sul da farsi; non avevo mai insegnato in un manicomio, sinceramente e, per quanto l'arte del risparmio fosse fondamentale per qualunque essere vivente, non sapevo neanche se gli studenti iscritti lo avevano fatto perchè, effettivamente, la meteria interessava loro o, invece (cosa più probabile) perchè gli altri corsi erano ormai pieni. Succedeva sempre così, anche quando ancora mi trovavo in Svizzera. Poi, non so bene perchè, i miei corsi spesso si riempivano di ragazze... mah. Effettivamente, per ogni donna che vuole diventare una moglie che si rispetti, il risparmio è fondamentale.
Questi, comunque, furono i miei primi pensieri quella mattina, quando ancora non avevo idea di che razza di elementi avrei dovuto affrontare di lì a poco; forse erano seriamente dei fuori di testa o magari, invece, delle persone diligenti e serie, come piacevano a me. Come prima lezione, comunque, avevo deciso di andarci leggero, altrimenti non avrei potuto far capire a molti l'importanza del "guadagna e metti da parte".
Arrivai in classe esattamente con 5 minuti e 17 secondi di anticipo, ma 13 secondi in ritardo rispetto a quanto avessi calcolato: le miei paranoie mi avevano fatto perdere tempo e, si sa, il tempo è denaro; bell'esempio di professore di economia, che ero. Decisi di recuperare il tempo perso intanto posando alcuni libri e riviste sulla cattedra e scrivere alla lavagna il mio nome, prima che gli studenti cominciassero a chiedermi di fare lo spelling - succedeva ogni volta.
Guardai la lavagna e annuii un paio di volte, sempre più convinto. Bene!, adesso sì che mi ero rifatto. Ormai in pace con i miei doveri (...), mi sedetti alla cattedra e cominciai a sfogliare le riviste di sconti ed offerte del supermercato più vicino - addirittura un pacco da sei di cartoni di latte ad appena 0,99 centesimi! Bontà divina!
 
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~SEREXTH;reinsworth
view post Posted on 16/2/2010, 15:31




SPOILER (click to view)
*sta male per il post precendente

Sakurai Tachibana

Il ragazzo si dirigeva con passo assai tranquillo verso la classe in cui ci sarebbe stata la sua prima lezione di Risparmio. Emh, volevo dire Economia. Si ritrovò a chiedersi perché si fosse iscritto ad un corso del genere, ma poi pensò che qualunque corso fosse stato, si sarebbe annoiato comunque.
Trovò la porta dell'aula chiusa. Erano già iniziate le lezioni? Eppure non gli sembrava di essere in ritardo... Bussò e aprì piano la porta.
«Permesso...» Notò con sollievo che in classe c'era solo una persona -che sembrava essere il professore, dato che era seduto alla cattedra-, così entrò. Gli aveva sempre dato fastidio arrivare in ritardo.
«Buongiorno» si limitò a dire, avvicinandosi ad un banco e sedendosi.
Bene, ora aspettiamo qualcuno pensò, osservando il nome scritto alla lavagna.
 
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~Byakuya
view post Posted on 16/2/2010, 19:01




~ ~ ~
Mukuro Ravencrow
~ Ku fu fu fu fu




Mi alzai alla buon'ora quella mattina, abbastanza presto per avere tempo per prepararmi, ed abbastanza tardi per non poter prendermela comoda.
Dopo una breve doccia, mi acconciai i capelli, mi vestii con un paio di pantaloni neri, scarponi, una camicia, una cravatta nera slacciata, ed una giacca nera lunga fino alle gambe.
Questo in ben 45 minuti, di cui 30 spesi ad ammirare narcisisticamente il mio meraviglioso aspetto allo specchio, dopotutto se ero bello che ci potevo fare?
Uscito dai miei alloggi, mi diressi tranquillo verso la classe di Economia, lanciando sguardi interessati al perimetro scolastico:
il mio futuro regno.
Individuata l'aula, ne aprii la porta, non prima di declamare, ad alta voce
«Permesso»
Una volta entrato, notai che la classe era tutto fuorchè affollata:
compreso il sottoscritto, il professore avrebbe dovuto insegnare ad una manciata d'alunni. Non che la cosa fosse necessariamente un male, le folle potevano essere noiose quanto utili; lanciai uno sguardo superficiale lungo la classe, soffermando poi gli occhi sul docente addetto alla classe di Economia:
non sembrava una preda particolarmente difficile, nel corso delle lezioni, forse, sarei riuscito a prendere possesso della sua mente, poco alla volta. Da lì, influenzare tutto il corpo dei professori sarebbe stato sicuramente più facile. E poi...
Ku fu fu.
Sul volto mi si dipinse un sorriso amabile, rivolto a tutti gli occupanti dell'aula
«Buongiorno a voi»
Al che, dopo quello, mi misi a sedere sul banco adiacente a quello sul quale era seduto un ragazzo biondo.
Mi misi a braccia conserte, un sorrisino sul volto, pronto ad ascoltare la lezione
 
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Tomoe ~
view post Posted on 16/2/2010, 19:21




Suiginto Kurumi ~
Quella mattina ero piena di energie. Quel giorno avrei assistito alla lezione di Economia. La mia prima lezione alla scuola che frequentavo da qualche giorno.
La giornata era iniziata bene.. Mi ero sveglia abbastanza tardi, come uno zombie sono andata al bagnetto e con tutta calma mi sono preparata. Avevo scelto i vestiti la sera prima. Un graziosissimo vestito gothic lolita nero con tanti, ma tanti tanti tanti, fiocchetti. Ai piedi calzavo delle scarpe fornite di tacchetto che a ogni passo faceva un monte di confusione. Sapevo camminare bene sui tacchi -anche su quelli alti- ma era da un po’ che non li usavo più e quindi mi ero dis-abituata.
Traballando e correndo nello stesso tempo arrivai nulla classe semi-deserta. In mano tenevo un vassoio enorme pieno di dolcetti e pasticcini vari da regalare al professore.
Mia mamma, che è un bravissima in cucina, aveva deciso di mandarmi questi dolci fatti a mano per regalarli al professore o alla professoressa della mia prima lezione. Naturalmente l'idea era stata di mio padre che capiva benissimo la soddisfazione di un prof quando riceveva regali..

Piano piano mi avvicinai alla cattedra dove stava un ragazzo biondo. Dapprima pensai che fosse uno studente ma guardandolo meglio mi sembrò davvero il professore.. Con una vocina stranamente timida mi rivolsi all'uomo
Mi scusi?! E' lei il professore, vero? Beh, le ho portato questi dolci fatti da mia mamma... Sarei molto felice se li accettasse!
Poi attesi la risposta. Nessun segno di vita per qualche altro secondo..
La mia mente era già in un altro mondo. I miei pensieri ricadevano nuovamente su Adam.. Chissà cosa stava facendo ora? Dormendo, quasi sicuramente.. Non era il tipo da svegliarsi presto, era più il classico pigrone che appena poteva si riposava.. Almeno così immaginavo il ragazzo che avevo incontrato, menato, abbracciato e ... la terza cosa meglio non scriverla.. E' meglio, davvero!
 
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~Shuffle
view post Posted on 24/2/2010, 15:24




Eirene.
Ero probabilmente in ritardo, cacchio, cacchio e ancora cacchio. Io lo sapevo, che avevo lezione, no? Sapevo di dovermi alzare abbastanza presto, in tempo per farmi una doccia, rendermi decente, lavarmi i denti, fare mente locale su quello che avrei dovuto fare (sì, mi sarebbe voluto del tempo per ricordarmi cosa si fa in una lezione, problemi?), raggiungere l'aula... e invece mi ero completamente dimenticata di impostare la sveglia, che non era suonata e aveva lasciato spazio al mio orologio biologico, sempre indietro di qualche ora. Che ore erano? Le otto? Le nove? Non avevo nemmeno controllato, sapevo soltanto che c'era una marea di gente che andava e veniva per i corridoi. Mi ero alzata in fretta e furia, mi ero ficcata sotto la doccia, aprendo il getto d'acqua quasi con violenza, poi avevo sommariamente asciugato i miei capelli odiosamente lunghi. Una volta infilati i miei vestiti (una maglietta gialla, un paio di jeans, una felpa a caso e delle scarpe da basket, mi sfugge il nome della marca) ero corsa fuori dalla mia camera. Mi ero persino dimenticata di prendere qualche quaderno per eventuali appunti.
Adesso che ci pensavo, non sapevo nemmeno come si svolgesse, una lezione. L'unica idea che si avvicinasse alla scuola che avevo erano le lezioni di Ael, svolte in casa, al suo grande tavolo di rovere, io in braccio a lui, davanti ad un grosso libro polveroso che parlava di miti ed eroi. Era così che vedevo i grandi della storia, ai tempi. Burattini nel teatro della mia mente.
Adesso, però, era tutt'altra cosa. Economia, eh? Avrei imparato a non sperperare tutti i miei soldi. Cosa che ero molto brava a fare, non c'è che dire. Nonostante avessi vissuto per un bel po', il concetto di risparmio non mi era ancora particolarmente chiaro.
Magari avrei anche imparato a risparmiare il tempo, sarebbe stato utile ad una come me.
Non avevo voglia di mettermi a correre come una stupida per i corridoi, quindi camminai con relativa calma fino all'aula dove si svolgevano le lezioni. L'aula di Economia era ancora semivuota, grazie al cielo. Tirai un sospiro di sollievo, prima di esclamare: «Permesso!» e di entrare. All'interno vidi un uomo seduto alla cattedra - il professore, ok - e una ragazzina accanto a lui. Teneva in mano un vassoio di pasticcini e dolci vari. Non mi sembrava di scorgere alcun muffin, però.
Oh, cavolo, e adesso cosa si fa, di solito? mi chiesi, mugugnando tra me e me. Vedendo che due ragazzi erano già seduti, decisi di imitarli e mi diressi verso un banco vuoto, abbastanza vicino a loro e abbastanza lontano dal prof.
 
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lace,
view post Posted on 25/2/2010, 19:32




Vash
Gli alunni presenti, quattro in tutto, erano i volontari che avevano deciso di frequentare la mia lezione. Non c'era che dire, parevano dei tipi svegli e, soprattutto, era tutti quanti in orario, o quasi.
L'ultima era arrivata leggermente in ritardo, ma il primo giorno ero disposto a chiudere un occhio persino su questo - anche se, RIPETO, il tempo era denaro. Avevo già mal di testa, all'idea di aver dovuto perdere tempo... eh, vabbè. Dovevo essere un professore severo, ma non un mostro. Qualche minuti di ritardo il primo giorno lo potevo concedere - da notare che questa battaglia interiore era particolarmente impegnativa.
Il primo ragazzo ad entrare timidamente nella stanza pareva una specie di bambolina. Ora, io non sapevo se ultimamente i ragazzi nascevano con un cromosoma y più tendente alla x, ma una cosa era certa: le donne, soprattutto le casalinghe, tendevano ad essere più parsimoniose con il denaro. Forse il ragazzo sarebbe stato un ottimo alunno.
Il secondo ragazzo che entrò non mi piacque molto, anche se pareva essere il più sveglio di tutti. Era forse una mia impressione o mi aveva guardato dall'alto in basso? Si era forse reso narcisisticamente conto che il sottoscritto era un tantino più basso della media maschile e questo lo faceva sentire superiore? MALEDET-- ehm, niente. Ero un professore, mica mi potevo abbassare così. Calma, Vash, calma.
La terza era un tipo allegro e molto fanciullesco. Una ragazzina dai lunghi capelli argentati, esuberante e, con una certa timidezza nella voce - forse a causa della mia autorità, almeno in quell'aula - mi offrì gentilmente dei dolcetti fatti in casa. Mi sentii in dovere di ringraziare - avevo appena risparmiato i soldi per la colazione.
«La ringrazio molto, signorina. Adesso può accomodarsi al posto che preferisce, la lezione sta per iniziare» la ringraziai, annunciando allo stesso tempo l'inizio della lezione. Mi alzai in piedi e stavo per prendere il gesso per cominciare a spiegare i passaggi fondamentali della mia materia, quando la porta si aprì per un'ennesima volta: un'altra ragazzina - forse le facevano tutte in miniatura, di quei tempi... ? - spuntò, con aria palesemente sollevata.
«Benvenuta, signorina. Si accomodi, la lezione sta per cominciare. La pregherei di non arrivare più in ritardo, comunque» le feci notare, prima di dare le spalle ai miei quattro studenti ed iniziare il monologo che mi ero preparato per la prima lezione dell'anno. «E' mio desiderio darvi il benvenuto alla lezione di Economia, signori. Io sono Vash Zwingli e sarò il vostro professore per questo corso - perdonate se vi chiedo un po' di formalità, ma si tratta di una questione di rispetto, almeno durante la lezione. Fuori dall'orario scolastico, saremo liberi di conoscerci meglio, se lo vorrete, ma qui siamo professore e alunni. Chiarito questo» e qui mi schiarii un po' la voce, come ad indicare che la parte interessante iniziava solo in quel momento «vorrei spiegarvi nel dettaglio in cosa consiste questo corso. Al giorno d'oggi, è molto difficile vivere una vita lussuosa, con tutta la crisi che c'è - ebbene, qui si apprende l'arte del risparmio. Una tecnica di FONDAMENTALE importanza, di questi tempi, per cui forse non vi permetterà di trovare un lavoro - sempre che ne abbiate bisogno, data la vostra antura non umana - ma sicuramente vi permetterà di sopravvivere». Ero proprio fiero di me stesso, durante i discorsi di apertura. «Scusate la fretta, ma voglio che per me svolgiate un primo compito: scrivere quelle che sono, per voi, le azioni fondamentali per risparmiare» e, detto questo, scrissi alla lavagna, sotto il mio nome: "Le regole del perfetto economista". «Per oggi è tutto, ragazzi. Siete liberi».
 
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~SEREXTH;reinsworth
view post Posted on 26/2/2010, 16:46




Sakurai Tachibana

Osservò il resto dei ragazzi entrare in aula, fino alla terza e ultima persona. All'apparenza sembravano tutti dei tipi abbastanza normali, si chiese curioso quali fossero le loro "stranezze". E chissà quelle del prof! Sembrava un'ordinaria persona svizzera, preciso come un orologio.
Sospirò.
Il professore iniziò a parlare, ma il ragazzo seguiva molto distrattamente il suo discorso. Mentre il professore parlava e parlava, la sua mente si era persa chissà dove. Però qualcosa la stava ascoltando, del tipo "andatura non umana", "compito", "siete liberi"... Un momento. Alzò di scatto la mano, come d'impulso.
«Prof scusi mi sono distratto, non ho capito che cosa devo fare ora» disse sincero, ma con un tono che risultò del tutto piatto.
 
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~Byakuya
view post Posted on 8/3/2010, 19:44




~ ~ ~
Mukuro Ravencrow
~ Ku fu fu fu fu




Ku fu fu... Quante prede interessanti.
Soprattutto la ragazza che aveva portato i dolcetti al nano professore, sarebbe stata perfetta per colpirlo alle spalle, e prenderne il controllo.
Ku fu fu fu!
Celai questi miei pensieri peccaminosi dietro un sorrisino di circostanza, mentre osservavo - ascoltando anche, attentamente - la breve lezione del nostro professore.
Anche se, forse, più che breve è appropriato dire inesistente.
Perlomeno ci aveva dato anche dei compiti; azioni fondamentali per risparmiare?
Semplice!
Rubare il portafogli alla gente, imboscarsi la roba, rendersi invisibili grazie ad una illusione...
Ku fu fu, i modi per risparmiare non mi mancavano di certo!
Tecnicamente non erano molto legali, ma, dopotutto, chi se ne importava?
Mi stavo proprio per alzare quando uno dei miei compagni di classe alzò la mano, dimostrando in una volta sola di essere distratto e/o tardo al professore. Ku fu fu, distrarsi in una lezione in cui il professore non ha spiegato niente.
Straordinario, davvero.
Non fossi la persona educata ed ammodo che sono, probabilmente me ne sarei uscito con una frase tipo «Ku fu fu, non sarete mica una persona un pò tarda?»
Invece, da gentlemen quale sono, mi limitai solamente a lanciargli un'occhiata divertita, alzandomi e dirigendomi sulla soglia, non prima di aver salutato, con un leggero inchino, il professore.
Sulla soglia salutai i miei compagni di classe con un radioso
«Arrivederci»
 
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Tomoe ~
view post Posted on 31/3/2010, 19:25




Suiginto Kurumi ~
Eh? dovevamo scrivere come risparmiare? bene, non comprare nulla per gli altri e spendere fior di quattrini per noi stessi. In findo ero sempre la solita ragazzina viziata di buona famiglia!
presi un foglio da quello che doveva essere il mio quaderno, in realtà era un mucchio di fogliacci messi i una bustina di plastica esteticamente orrenda. Poi iniziai a scrivere con la mia bella penna, l'unica che sidecideva ancora a funzionare per bene. Scrissi diverse cose, cioè non compreare cose futili, non fare regali se non strettamente necessario o farli in gurppo, così da dividere la somma. Non fare beneficenza, partecipare a quiz televisivi dove vinci milioni di euro o dollari così da non avere problemi con i soldi. In fondo al foglio, in piccolo crissi una nota che recitava: sono una signorina di buona famiglia, quindi i soldi non mi mancano, ma è sempre meglio risparmaiare sugli altri e investire su se stessi ♥
poi aspettai che il prof dicesse qualcosa per continuare la lezione.
 
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~Shuffle
view post Posted on 9/4/2010, 18:56




Eirene.
Scrivere come risparmiare. Rimasi per un attimo interdetta. Non era forse una lezione per imparare come si faceva? Perché toccava a noi dirlo al prof. Probabilmente vuole saggiare le nostre capacità, pensai.
Modi per risparmiare, eh? Be'... innanzitutto, comprare solo il necessario, immagino. Da mangiare, qualche capo per vestirsi e basta. Inoltre, tra i cibi e l'abbigliamento bisognava imparare a distinguere quel che costava di meno... anche se, alla fine, in quel modo c'era da diventare straccioni/maniaci del risparmio. Probabilmente sarebbe stato più intelligente limitarsi a non comprare in massa ammenicoli su ammenicoli, cianfrusaglie a iosa o sfizi vari. Finora, avevo sempre vissuto abbastanza bene, dal punto di vista economico, perché dopotutto non avevo mai comprato nulla del genere. Certo, un eccesso come un'auto o una casa vera e propria forse mi avrebbe fatto comodo, ma quella era la lezione di economia e dovevo scacciare pensieri impuri come quello dalla mia mente... macchine?! Nah. Concentrati sul risparmio.
Non mi ero portata nessun quaderno, né avevo con me biro o matite, quindi, pur vedendo la ragazza che poco prima stava vicino al professore, alla cattedra, che scriveva, decisi di imitare l'altro mio compagno di classe, un moro con un'aria furba di sufficienza sul volto, che si alzò all'improvviso, dopo che il professore aveva dichiarato terminata la lezione, e aveva salutato la classe con un "arrivederci" abbastanza radioso. Mi alzai anch'io. Feci un sorriso cordiale al professore e a tutti gli altri compagni (non sapendo dopotutto che altro fare - sì, insomma, mi ci voleva sempre un po' per capire come comportarmi) e mi diressi verso la porta dell'aula.
Grazie mille, professore. Arrivederci alla prossima lezione, dissi. Le porterò il mio compito, aggiunsi poi.
Avrei dovuto scriverlo da qualche parte, prima di dimenticarmelo.
 
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lace,
view post Posted on 16/4/2010, 22:00




Vash
... Alcuni, mi dissi, non erano molto svegli. Il tizio troppo altro per i miei gusti era probabilmente anche il più acuto e in men che non si dicesse, abbandonò la classe, congedandosi con un sorriso falso. Bene, era palese che MI DESSE SUI NERVI - ma, in quanto insegnante, dovevo essere neutrale. NEUTRALE, Vash.
Presi un respiro profondo, mentre sentivo già la pazienza ad andare a farsi benedire sulle Alpi Svizzere e mi voltavo verso il malcapitato e poco reattivo studente della giornata. C'era anche da dire che se viveva in un mondo tutto suo non era un mio problema, ma mi ero ripromesso di essere meno severo con i miei alunni.
«In pratica, devi scrivere un testo relativamente breve in cui spieghi cosa potresti fare, secondo te, per essere un perfetto economista» spiegai, con tono calmo. Salutai con un cenno della mano gli altri studenti che se ne stavano andando, mentre notavo che la ragazzina figlia di pasticcera stava scribacchiando qualcosa su un foglio.
... ma aveva capito che la lezione era finita o parlavo qualcosa di simile all'ostrogoto arcaico? Era meglio lasciar perdere o spiegare alla signorina che la lezione era finita? Magari la seconda, o magari avrebbe passato il resto della sua vita là dentro e io, sinceramente, avevo un supermercato con le sue offerte che mi aspettava.
«Signorina... Kurumi, giusto? La lezione è finita. Questi sono compiti per casa, quindi può farli tranquillamente in un secondo momento. Oltretutto, dovrei chiudere la classe». Ero stato persino troppo gentile per i miei standard.
 
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~SEREXTH;reinsworth
view post Posted on 18/4/2010, 21:17




Sakurai Tachibana

Oh.
Mh.
Ohiohi, ho fatto arrabbiare il prof, fu la prima cosa che gli venne in mente, poi però pensò anche che la lezione era durata meno del previsto. Bah, forse è meglio così.
«Capisco» mormorò alzandosi e spostando la sedia. Si diresse verso l'uscita, raggiungendo i due ragazzi -pur mantenendo una certa distanza- tra cui "il simpaticone di classe con una faccia di". Mhhh... Come se non se ne fosse accorto di come lo fissava in classe. L'altro però sembrava alquanto innocuo.
Intanto però non aveva voglia di stare a pensare a quel tizio, quindi cercò di elaborare cosa scrivere per il compito. Azioni fondamentali per risparmiare, eh?

 
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Tomoe ~
view post Posted on 2/5/2010, 20:22




Suiginto Kurumi ~
Dovevo scrivere quelle cose nel mio tempo libero, neanche morta! nelmio tempo libero -che era anche troppo- dovevo trturare Adam per farmi portare a vedere l'Australia o convincerlo ad andare a cena fuori, da soli. Non potevo rovinare la mia 'amicizia' per uno stupido compito assegnato da un prof tirchio e basso! proprio non potevo.
mi alzai, portando con me il foglio scritto, lo poggiai sulla cattedra e con un largo sorriso, uno di quelli che solitamente sono per i neonati, uno di quelli ebeti, per intenderci, dissi al professore -non posso sprecare èper questo il mio tempo libero: devo torturare Adam, sennò è troppo felice e non mi porta a cena fuori!-
dopo quel discorsetto trotterellai fuori dalla porta, urlando -arrivederci!- al professore che, probabilmente, mi stava considerando una sfaticata e viziata ragazzina inebetita. Peggio per lui, io non lo ero, non lo sono, nè lo sarò mai, io sono solo lievemente pazza, questo è quanto
 
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12 replies since 16/2/2010, 13:15   271 views
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