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| Johann Sebastian Lange Quella era una mattina noiosa. Hacchan, come avevo iniziato a chiamare mio fratello Hans, era spreduto per la scuola e non avevo voglia nemmeno di pensare a dove poteva essersi cacciato, nè di cercarlo. Camminando a testa bassa, guardando i lacci dei miei stivali alti svolazzare e rimablazare sul tessuto bianco avevo picchiato contro qualcosa di duro e freddo: una porta. Così mi ero imbattuto in uno strano negozietto che profumava di dolci. Forse dire profumo era sbagliato, dato che quell'dore decisamente troppo forte era fastidioso per il mio nasino delicato. Entrato in questo "negozio" pieno di dolcetti e caramelle di ogni tipo e colore, contenti certamente qualche chilo di coloranti dannosi per il mio fisico, mi avvicinai al bancone vuoto. Oltre alle mille zuccheratissime caramelle e a quell'odoraccio diolciastro e irritante non c'era nulla. Nè una persona, nè qualcos'altro. Ciò non mi disturbò minimamente: ero abituato a stare da solo e ci stavo anche bene. Mi guardai attorno per vedere se ci fosse qualcuno ma non si presentava ancora nessuna persona.. Mi rassegnai buttandomi su uno sgabello e iniziando a giocare col cellulare. Senza dubbio non avevo nulla da fare e non volevo fare nulla, coè, avrei voluto trascorrere le giornate a oziare beatamente e a guardare la tv.. ma la noia mi aveva spinto in quel negozietto fin troppo caramelloso e pieno di cose "carine", tipiche delle ragazze.. Edited by ´moecch - 19/4/2010, 21:08
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