Special Working

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view post Posted on 25/6/2010, 10:24
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Lalafell master race
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Continua da cva

Continua da cva




Dopo aver fatto nemmeno qualche metro arrivammo di fronte ad un grande albero, se sperava che saremmo andati in un luogo come un'hotel di lusso sbagliava alla grande, di solito lo facevo quando mi pagavano così da poterci guadagnare almeno qualcosa ma ricordandomi che non navigavo nell'oro dovevo accontentarmi di quel posto... l'avevo già adocchiato poco prima di incontrare Sasha pensando di poterlo usare se il lavoro mi avrebbe portato li vicino. La particolarità di quel luogo era che l'albero era circondato da cespugli pieni di rovi e difficilmente a qualcuno sarebbe passata l'idea di andare a vedere la vicino, era anche un posto tranquillo visto che il parco era simile ad un deserto.

"Eccoci"


Senza ne avvertirla ne dirle nulla me la caricai sulla spalla a mo di sacco di patate e sorpassammo i rovi spinosi, altro modo per me di essere gentile altrimenti l'avrei portata con la forza senza preoccuparmi se si graffiava o no... ma sul lavoro le donne si trattano bene no?
La feci scendere portandola di spalle all'albero, un sorriso malizioso apparve di nuovo sul mio viso e dissi:

"Dove eravamo rimasti? ah giusto."

Misi tutte poggiai le mani sull'albero e cominciai a baciarla con passione sul collo, mentre beh una mano andò a posarsi sul suo seno. Erano due dei mille punti che riuscivano ad eccitare la maggior parte delle ragazze ma sinceramente non ero sicuro se con lei che essendo in parte Neko valessero le stesse regole.
 
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{Elemaghetta‚‚
view post Posted on 25/6/2010, 10:48




{Sasha

stavo dicendo? letto? oh, ma figuriamoci!
perchè cercare un letto -o qualcosa di simile- se si può usufruire di un comodissimo e lussuoso albero? e cosa mi dite se codesto è circondato da rovi? oh sì, il sogno della mia vita.
la neko si lasciò guidare fino a che, senza alcun preavviso, le braccia di Shikoto la presero per la vita e lui si caricò la ragazza sopra, tipo classico sacco di patate.
ma come siamo gentili!
mormorò sacasticamente, mentre si aggrappava maggiormente alla schiena e al coro dell'umo per non cadere tra i cespigli di rovi. dopo un breve tragitto passato sulle spalle di Shikoto venni depositata davanti ad un albero, la mia schiena aderiva ad esso mentre davanti a me c'era il corpo del ragazzo che mi sovrastava. appena messo piede per terra non ebbi l'occasione di reagire perchè lui si precipitò vocere sul collo con la bocca e con una mano sul seno, strappandomi dei gemiti di protesta, come ogni ragazza quei due punti erano particolarmente erogeni e quindi se stimolati portavano direttamente all'eccitamento. per una neko come me la cosa era presocchè uguale, ma anche la coda e le orecchie erano oltremodo sensibili.
con un colpo di reni cambiai la posizione, ore era lui che dava la schiena all'albero e io gli stavo slacciando lentamente la camicia con le mie dita affusolate, mentre lo coinvolgevo di nuovo in un altro bacio focoso. uno dopo l'altro tutti i bottoni furono tolti e le mie dita si infltrarono sotto di essa, a contatto con il petto delinaeto e caldo del ragazzo.
 
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view post Posted on 25/6/2010, 11:43
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Lalafell master race
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Scoprì con piacere che anche se era una neko il resto era come una ragazza normale, beh forse speravo in una cosa "speciale" forse era per quello che la ragazza mi incuriosiva così tanto... era diversa dalle personi comuni e la cosa mi spingeva ad esplorare quella terra a me sconosciuta. Di certo la determinazione non le mancava, infatti riuscì a ribaltare la situazione portandomi nella posizione in cui fino a qualche secondo prima stava lei, mi sbottonò la camicia, fortunatamente oggi non indossavo il peso al busto perciò non avrei perso tempo a togliermelo, dopo averci pensato è normale che un uomo si faccia così tanti pensieri mente si prepari a fare sesso? Ah giusto io non ero un uomo normale, ma se devo ammetterlo mi stavo divertendo abbastanza con lei ed il bello doveva ancora arrivare.
Ma prima di cominciare dovevo liberarmi di quel "peso", si sentì un click e da sotto le maniche della camicia caddero due pesi, mi prendevano metà braccio ma la cosa più terrificante era che pesavano così tanto da far sentire un piccolo tonfo, feci il tutto senza mai staccare le mie labbra da quelle di Sasha, mi allontanai da qualche centimetro dall'albero per poi buttarmi a terra portandomi dietro la neko e facendola cadere su di me, la guardai con il solito sorriso stampato sul viso e cominciai a sfilarle piano piano il vestito, come per assaporare quel momento che sotto sotto mi stava eccitando da pazzi.
Come da buona educazione le diedi un ultimo avvertimento prima di partire:

"Sei sicura?"

una volta arrivati alla tappa successiva non mi sarei fermato tanto facilmente


 
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{Elemaghetta‚‚
view post Posted on 25/7/2010, 09:31




{Sasha

la cosa che fece spalancare gli occhi a Sasha fu il tonfo prodotto da qualcosa che si era appena slacciato shikoto all'altezza del braccio. non aveva subito afferrato che cosa fosse e perchè fosse lì ma dopo una accurata elaborazione dell'oggetto con la vista che impiegò circa cinque secondi, Sasha appurò che quelli erano dei pesi, e anche belli pesanti. ancora attaccata alle labbra di Shi -ebbene sì, visto che era un nome troppo lungo per pretendere di essere presente tra tutte le mille cose che la neko doveva ricordare, lo aveva abbreviato con un più semplice, diretto "Shi"- si stava giusto chiedendo perchè il ragazzo avesse dei pesi ancorati alle braccia, ma la risposta più logica era che forse si stava allenando. sì, era di sicuro la risposta più logica, ma la domanda più logica era questa: che cazzo gliene fregava a lei? avrebbe dovuto preoccuparsi di altro, come ad esempio il fatto che Shi si era lasciato andare e adesso trascinava la neko nella caduta. tutta via lei non subì alcuna ferita, nemmeno un minimo graffio e questo grazie al ragazzo che aveva comodamente attutito la caduta, facendo da ammortizzatore, in fondo i gatti cadono sempre in piedi no?
nel frattempo le mani del ragazzo erano giunte sul suo vestito, intente a slacciarlo molto lentamente. Sahsa mugolò qualcosa, forse una bestemmia o forse un apprezzamento, fatto sta che, una volta slacciato il suo vestito, iniziò o scendere, leccando e baciando ogni centimetro della sua pelle, partendo dal viso, percorrendo il collo, scendendo poi per il busto, dove mordicchiò un po' i capezzoli scoperti di Shikoto, per poi solcare gli addominali scolpiti e la tartaruga fino a giungere ai pantaloni, guardando su come a chiedere il permesso di andare avanti, in una muta domanda, la stessa che prima lui aveva fatto a lei e che non aveva avuto risposta, ma i gesti valgono più delle parole no?
 
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3 replies since 25/6/2010, 10:24   123 views
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