Let the SHOW BEGIN!!;;

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~ M a R k
view post Posted on 25/6/2010, 23:01




La fatidica data era finalmente giunta; lo spettacolo organizzato per la fine dell'anno finalmente stava per aprire i battenti!!

Spiando da dietro le quinte, potevo osservare la sala riempirsi lentamente di gente, E più saliva il numero di spettatori, più la tensione si agitava dentro di me; era la prima volta che mi cimentavo in giochi di prestigio, e questa volta sì che avrei dovuto fare la massima attenzione a tutto. Però allo stesso tempo mi sentivo sicuro... la presenza di Cat mi rincuorava e mi rasserenava; con lei al mio fianco mi sentivo molto più a mio agio, e avevo come il presentimento che tutto sarebbe andato per il verso giusto...

«... Come ti senti?» mi avvicinai a Cat, visibilmente in imbarazzo. «Sono leggermente agitato, te lo confesso...» mi sistemai la cravatta rossa che avevo preparato per l'occasione, intonata con un completo grigio chiaro.
«Manca ancora poco...» mi appoggiai ad un muro, a braccia conserte, respirando tranquillamente. «...andrà tutto bene...tutto bene...» iniziai a ripetere a bassa voce, per rilassarmi.


SPOILER (click to view)
Turni:
- Abadonn (Mark)
- Catherine (Kuro)
- Fran (ArcEarth)
- Rayn (Myco)
- Tsuyu (BakaChi)
- Kaito (Effe)
- Sophie (EleMaghetta)


Edited by ~ M a R k - 2/7/2010, 11:28
 
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hagaren·lace
view post Posted on 26/6/2010, 00:25




Cat
A dir la verità, mi ero mostrata così entusiasta per quello spettacolo solo perchè non mi andava di rimuginare troppo sulla brutta esperienza bassata con quell'essere di terza categoria che mi aveva fatto da servo - indegno - per un po'.
Per quanto facessi finta che nulla fosse accaduto, la questione ancora mi turbava, eccome. Per questo, quando Abadonn con un leggero inchino mi aveva chiesto di aiutarlo con lo spettacolo di magia he gli aveva proposto per la festa scolastica di fine anno, non ci avevo pensato due volte: avevo accettato di buon grado e mi ero messa d'impegno nell'aiutarlo nei preparativi.
Alla fine, però, ero stata coinvolta dall'entusiasmo di Abadonn e dal mio nell'organizzarlo. Mi ero divertita a mettere su lo spettacolo e ad esercitarci nei numeri. Anche se non era esattamente carino da dirsi, Abadonn era diventata un po' la mia "cura" a quel virus malefico che ancora non mi aveva del tutto abbandonato.
Abadonn si avvicinò a me, un po' a disagio. Era evidentemente teso per l'ormai imminente spettacolo e, nonostante tra i due, era lui quello più nervoso, mi chiese come stavo. «Entusiasta! Vedrai, andrà tutto bene, Abadonn» lo rassicurai, con un sorriso affabile.
... strano a dirsi, vero? Avevo deciso che non mi sarei più fidata di nessuno, eppure quel demone mi trasmetteva una tale tranquillità che non riuscivo a non riporre le mie speranze in lui.
Mi ero comprata un abito nuovo, per l'occasione. Era rosa, ovviamente, ma sulle cuciture, sembrava brillare di luce propria. Per qualche strana magia, il vestito sembrava prendere vita a seconda della luce che vi batteva sopra (si chiamano paillettes, Cat.). Una strana cosa davvero. Poi avevo un grande fiocco sul petto, rosso, esattamente come il fiocco che mi teneva legati i capelli da una parte, sostituendo per solo per quella sera il mio adorato cappello.
Le luci si abbassarono e la base musicale partì. Lo spettacolo stava per cominciare.
 
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ArcEarth
view post Posted on 2/7/2010, 11:39





-Lallaralallallà~- canticchiavo mentre me ne andavo in giro per l'istituto come era mio solito fare, toccavo una sedia che prontamente si scheggiava e rimaneva inutilizzabile... il tutto con la mia solita spensieratezza... quando un volantino volante (dopotutto era un volantino... se non avesse volato sarebbe stato un "appendino", no?) mi si schiacciò in volto... colta di sorpresa presi il volantino che iniziò a bruciare a contatto con la mia mano...
Bruciò lentamente... Molto lentamente, nel frattempo però lo lessi "spettacolo di Magia di Abadonn", guardai l'immagine di un tizio... era vestito da maggiordomo... aveva i capelli neri... e... e...

il foglio finì la sua triste esistenza prima ancora che potessi prendere altri indizi dal volantino...

-Spettacolo... di magia?- chiesi alla cenere dell' ormai defunto volantino...
Sorrisi, -Mi piacciono gli spettacoli di magia!- gridai felice, quindi, iniziai a sognare ad occhi aperti... stregoni, streghe, barbuti, giovani, vecchi, bellissime doti di manipolazione di elementi, levitazioni, prove drammatiche con asce e spade, vestitoni sfarzosi...
prima di rendermene conto stavo girando su me stessa dalla felicità... come un' allegra trottola che si dirigeva chissàdove... quando mi fermai non riconobbi nemmeno più il punto dell' istituto in cui ero finita... ma c'era un grande vociare... -lo show era vicino...-
presi tutta la mia allegria in una mano e mi lanciai nel punto da cui venivano le voci...
SPOILER (click to view)
dimenticavo... Fran entrerà per errore nel palco come aiutante (almeno, come volevo farlo io), quindi non è il caso di riconoscerla finché non inizia lo spettacolo... (se non volete almeno posso sempre cambiare i miei piani ^^)
 
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view post Posted on 2/7/2010, 17:14
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Rayn Blutsauger »

Stavo passando delle giornate noiose in quel posto con l'assenza di Alec, l'esperienza fatta nei corridoi l'ultima volta mi aveva insegnato ancora una volta a non dar troppa corda a chi non conoscevo. Beh, in fin dei conti non era raro trovare gente parecchio strana in quel posto ma se solo avessi avuto un po' di sale in zucca sin dall'inizio avrei seguito Alec invece di entrare e accomodarmi aspettandolo.
Cominciavo ad avere dei dubbi e man mano che i giorni passavano senza che lui si facesse sentire, i dubbi aumentavano come il mio nervosismo.
Sarei dovuta rimanere in camera anche quel giorno, ma non ne ebbi la forza: ero stufa di rimanere in quelle 4 mura. Dovevo autoconvincermi che prima o poi Alec sarebbe tornato da me e nel frattempo, attendere e divertirmi. Inutile dire che starsene in stanza tutto il giorno non era il modo migliore per farlo.
Presi una strada diversa dalla volta precedente, in quel posto avevo un senso dell'orientamento paragonabile a quello di un comodino con le ali da gabbiano (?), quindi pari a 0.
Dopo un paio di giri, il mio udito captò un vociare in lontananza, e spinta dalla curiosità mi avvicinai.

« Ahhh~ che posto stupendo! » sussurrai a me stessa quando vidi che in quel luogo non c'era la minima traccia di sole o luce. L'oscurità era il mio elemento, l'amavo, quindi mi inoltrai ancora più in la', fino a raggiungere la fonte del vociare.
Un volantino era incollato ad una delle pareti vicine: "Abadonn's Spectaculaire Magique" lessi, e in quel momento ricordai!
Uno dei miei compagni di classe aveva organizzato uno spettacolo di magia!
Ci pensai su un attimo, non è che l'ingresso era a inviti? lessi meglio il volantino, non c'era scritto nulla del genere, forse potevo entrare... « In fondo sarà divertente!! » mi dissi, ed entrai, prendendo posto in una delle prime file per godermi al meglio lo spettacolo senza essere disturbata.

 
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eroKODAMA;
view post Posted on 3/7/2010, 18:33




Tsuyu
Erano passati diversi giorni dalla mia nuova libertà, eppure ancora bazzicavo senza una meta tra la città e l'istituto. Mi correggo, una meta ce l'avevo eccome: il problema era come arrivarci...
A piedi. Nessun problema, la distanza non era poi così grande, dovevo soltanto imparare a CAMMINARE SULL'ACQUA, dato che mi trovavo su una fottutissima isola circondata da mare... mare... mare... e mare.
Nuotando? Beh, se il mio scopo non era più raggiungere il Giappone, ma suicidarmi e porre miseramente fine alla mia vita demoniaca, faceva proprio al caso mio!
Mezzi di trasporto umani? Neanche morto! Mi ero ripromesso di non affidarmi più ai loro pericolosi e del tutto insani metodi di spostamento: mi ricordavo ancora delle ultime volte in cui mi ero ritrovato abbastanza sbronzo da prendere un aereo, di quando lo stesso coso si è schiantato in mezzo all'oceano e del mio mancato affogamento... NO. No, grazie.
Tanto valeva restarsene in quel continente di merda a girarsi i pollici e rimuginare sul senso della vita, non è vero Tsuyukusa? Ero ridotto proprio male...
In quei giorni ero stato assalito da una disperazione - rottura di coglioni - tale, da mettermi alla ricerca di Bonten; ricerca che non aveva prodotto alcun risultato e aveva miseramente fallito, perchè il finocchio in questione spariva tutte le rarissime volte in cui si poteva rendere utile, quindi a rigor di logica anche in quell'occasione la presenza di Bonten sembrava completamente svanita. Il punto era che nessuno stava festeggiando per la sua scomparsa, nessuna festa mondiale si era scatenata dopo la notizia della morte di Bonten, di conseguenza il Bastardo era ancora vivo e doveva nascondersi da qualche parte, e se per puro caso l'avessi trovato, di lui non sarebbe più rimasta una misera briciola...
Ero sovrappensiero. Uno stato tanto profondo di pensieri da isolarmi dal resto del mondo, quell'inferno, l'Australia e non il Giappone. Era oltretutto difficile concentrarmi, perchè ogni volta che mi sembrava di essere arrivato alla giusta soluzione, ecco che pensieri di troppo si accavallavano, e il sottoscritto si dimenticava ogni cosa... Mi sarei preso volentieri a calci nelle palle, e ci stavo per provare, quando mi resi conto di non essere più nel giardino dell'istituto.
C'era un palcoscenico, un gruppo di scemi in piedi a guardarlo con aria rapita, sembrava il momento che precedeva lo spettacolo, qualsiasi esso fosse, ma per quanto mi riguardava poteva anche essere una conferenza sulla catena del cesso. Ergo non me ne poteva fregare un emerito cazzo.
Però la mia irritazione mi suggerì, con un tono terribilmente convincente, un'idea niente male: perchè non cancellare la memoria agli spettatori? Un sorrisetto malefico mi distorse le labbra, e lentamente mi avvicinai al palcoscenico, confondendomi nel gruppo e fingendo di voler seguire la conferenza sulle catene dei cessi...
 
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{Effe;
view post Posted on 3/7/2010, 19:51




Kaito
Noia. Non c'era altro aggettivo per poter definire la sensazione con cui mi spingevo in quella marea di plebei -per carità, persone raffinate, da quanto sembrava, ma pur sempre plebei-. E se mi avesse trovato mio padre, per una sfortunata coincidenza, in mezzo a quella folla, forse il minimo che avrebbe fatto sarebbe stato riportarmi a casa a calci, seguito da graffi e strappamenti di pelle, molto probabilmente. Avrebbero sicuramente fatto meno male delle ferite morali che dovevo sopportare da sempre. Mi guardai intorno, scostandomi i ciuffi blu che mi cadevano davanti agli occhi quando mi giravo di scatto, sentendo un qualche uccellino notturno cantare. Kaiko?
-No, è impossibile. la mia sorellina non mi avrebbe mai seguito. Perché avrebbe dovuto?- Ero preoccupato. Molto preoccupato. Per questo, non appena sentii di uno spettacolo di magia, mi ci precipitai. Dovevo assolutamente distrarmi. E chissà. Magari sarebbe stato anche interessante. Chissà, se il Saint Douglas Ville poteva far tornare in me quello spirito bambinesco di quando avevo dieci anni.
Chissà...
 
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5 replies since 25/6/2010, 23:01   332 views
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